Veragouth e Xilema è la definizione attuale di un’azienda protagonista in Ticino da quasi un secolo nel settore della falegnameria e carpenteria edile.
9.5.24
Hawa: abita il tuo sogno
6'358 m2 di parco, 1'785 m2 di bosco, 2 architetture, 15 appartamenti
12.10.23
Palestre a Gordola e Bellinzona
I grandi esoscheletri in legno come paradigma di flessibilità
8.9.22
Come funziona il nostro ufficio tecnico
Dal disegno all’opera finita di qualità. Nel mezzo, il sapere di chi ha l’esperienza diretta del legno.
30.9.21
Il team Veragouth e Xilema
25 professionisti tra ingegneri, architetti, progettisti e disegnatori, 4 direttori di settore e oltre 70 operai specializzati.
10.1.21
Veragouth e Xilema partner industriale in progetti di ricerca
Una responsabilità per il futuro
22.8.24
Conversazione con Mario Vanini
Questa bella intervista ci porta in un viaggio di mezzo secolo insieme a Mario Vanini, attraverso le avventure e i momenti speciali vissuti in Veragouth e Xilema. Con l’occasione di festeggiamento dei suoi 50 anni in azienda, Mario condivide con calore i ricordi più cari e riflette sui cambiamenti nel suo ruolo nel corso degli anni, con una punta di nostalgia e tanto affetto per l’azienda e i colleghi. Momenti divertenti e consigli preziosi, un ritratto autentico di una persona che ha dedicato una vita alla crescita personale e professionale.
In questi ultimi 50 anni qui in Veragouth e Xilema, qual’è stato un momento che ti ha particolarmente colpito?
Oh, ci sono stati tanti momenti memorabili, ma se devo sceglierne uno, direi il mio primo giorno qui, il 4 febbraio 1974, alle 08:15. All’inizio era previsto solo un lavoro temporaneo, ma guarda un po’, sono ancora qui dopo oltre mezzo secolo!
Come è cambiato il tuo ruolo nel corso degli anni?
Dai compiti più semplici come gestire la posta e pulire gli uffici, sono passato a occuparmi di compiti amministrativi sempre più complessi man mano che l’azienda cresceva. Ricordo ancora quando abbiamo introdotto il primo PC nel 1986, è stata una rivoluzione che ci ha reso più efficienti nella gestione dei conti e dei bilanci.
Qual è il progetto di cui sei più orgoglioso?
Senza dubbio, ottenere la certificazione ISO 9001 e portare avanti il processo di digitalizzazione sono tra i momenti più gratificanti della mia carriera qui. Questi passi hanno davvero migliorato la nostra competitività e la qualità del servizio che offriamo.
Che strumenti utilizzavi all'inizio?
All’inizio c’era “nonno Remigio”, come lo chiamavamo affettuosamente. Era lui che gestiva i pagamenti in contanti, andando direttamente in fabbrica per distribuire gli stipendi dopo aver chiesto quante ore avessero lavorato. Quella fiducia reciproca è qualcosa che purtroppo si è persa un po’. Poi, con il tempo, siamo passati alla registrazione delle ore lavorative tramite sistemi di timbratura e alla gestione amministrativa più strutturata.
Quali valori ti hanno guidato durante questi anni?
L’umiltà e la flessibilità sono stati sempre al centro del mio approccio al lavoro. Ricordo un episodio che mi ha colpito molto, quando Mario Veragouth si mise a caricare la merce per un cliente senza far sapere di essere il capo. Quella lezione di umiltà è rimasta con me.
Hai ricevuto qualche consiglio prezioso?
Più che consigli specifici, sono state le esperienze di ogni giorno a insegnarmi l’importanza di adattarsi ai cambiamenti e di continuare a imparare, specialmente quando si tratta di tecnologia e sfide amministrative.
Cosa ti ha spinto a restare qui così a lungo?
La crescita e l’innovazione di Veragouth mi hanno sempre ispirato. Vedere la famiglia Veragouth affrontare le sfide del mercato con determinazione mi ha motivato a dare sempre il massimo.
C'è qualcosa che hai imparato qui che non ti saresti mai aspettato?
La scoperta dell’importanza di un sistema di qualità solido è stata davvero sorprendente. Ora sono convinto che sia fondamentale per qualsiasi azienda di successo.
Se dovessi scegliere una canzone per descrivere la tua esperienza qui, quale sarebbe?
Sceglierei “Volare” di Domenico Modugno. È stata davvero un’avventura continua qui: un’avventura che, dal 1974, non ha mai visto un vero e proprio atterraggio. E anche se adesso intravedo la pista, spero solo che il carrello si apra correttamente!
Qual è il ricordo più divertente che hai degli uffici o dei colleghi?
Sicuramente il viaggio a Londra per festeggiare i 50 anni dell’azienda è stato indimenticabile. Mario ha persino scritto una poesia per l’occasione, è stato davvero emozionante e divertente allo stesso tempo.
Se dovessi sostituire i computer con una tecnologia del passato, cosa sceglieresti?
Forse una settimana di lavoro con solo carta e penna, per apprezzare di più la tecnologia moderna!
Un consiglio per i dipendenti attuali e futuri?
Seguite con affetto e dedizione la famiglia Veragouth e Xilema e il successo sarà garantito! Buona fortuna a tutti!