Veragouth e Xilema è la definizione attuale di un’azienda protagonista in Ticino da quasi un secolo nel settore della falegnameria e carpenteria edile.
9.5.24
Hawa: abita il tuo sogno
6'358 m2 di parco, 1'785 m2 di bosco, 2 architetture, 15 appartamenti
12.10.23
Palestre a Gordola e Bellinzona
I grandi esoscheletri in legno come paradigma di flessibilità
8.9.22
Come funziona il nostro ufficio tecnico
Dal disegno all’opera finita di qualità. Nel mezzo, il sapere di chi ha l’esperienza diretta del legno.
30.9.21
Il team Veragouth e Xilema
25 professionisti tra ingegneri, architetti, progettisti e disegnatori, 4 direttori di settore e oltre 70 operai specializzati.
10.1.21
Veragouth e Xilema partner industriale in progetti di ricerca
Una responsabilità per il futuro
3.9.24
Sviluppatrice immobiliare
Che ruolo hai all'interno dell'azienda? Puoi descriverlo in modo approfondito?
In azienda il mio ruolo è quello dello sviluppatore immobiliare. Mi occupo quindi dello sviluppo dei progetti immobiliari aziendali attraverso l’analisi del mercato di riferimento, la valutazione di rischi ed opportunità e la definizione della sostenibilità economica. Dopo queste prime fasi di valutazione, mi occupo di delineare il progetto in relazione alla collocazione dell’investimento sul mercato immobiliare, del listino di vendita e/o locazione, della realizzazione cantieristica dell’immobile e infine, collaboro alla commercializzazione dello stesso al cliente finale.
Occupandomi della coordinazione di tutte queste attività, che permettono lo sviluppo dell’investimento immobiliare, sia dal punto di vista tecnico che da quello economico/finanziario, di conseguenza gestisco anche le risorse necessarie al suo compimento, quindi tutti i collaboratori interni ed a volte esterni all’azienda.
Collaboro inoltre in modo diretto con la direzione aziendale con la quale condivido visione e aspettative legate non solo allo sviluppo immobiliare fine a se stesso, ma anche all’azienda stessa.
Nel corso degli anni, hai percepito un'evoluzione nella tua posizione o nel tuo modo di operare? Come descriveresti questo cambiamento?
Sono attiva in azienda da circa un anno e mezzo e sicuramente il mio modo di operare ha subito un’evoluzione, soprattutto negli ultimi mesi. Inizialmente, non essendo operativa al 100%, non è stato evidente relazionarmi con i colleghi ed entrare a far parte nelle dinamiche aziendali. Ora, con il passare dei mesi, sto trovando il mio posto all’interno del gruppo di lavoro e di conseguenza anche il mio modo di operare risulta più attivo e proficuo rispetto ai mesi iniziali.
Come pensi che il tuo ruolo abbia contribuito alla crescita dell'azienda?
Il mio ruolo, che spesso si divide tra quello di committente e quello di esecutore, mi permette di vedere l’azienda anche con gli occhi di una figura “esterna” alle dinamiche della ditta legate solo alla produttività.
Grazie a questo punto di vista differente, posso quindi portare alla luce aspetti che spesso vengono sottovalutati da chi è quotidianamente strettamente coinvolto in singole e specifiche attività. Comprendere la percezione che il committente ha rispetto al proprio fornitore di servizi è fondamentale per mettere sul mercato un prodotto di qualità, che risponde alle esigenze del cliente ed un servizio che rappresenti al meglio anche l’azienda stessa e la sua visione.
Sotto questo aspetto, potendo collaborare direttamente con la direzione aziendale, credo di poter contribuire efficacemente e dove necessario, al miglioramento di processi già in uso ed eventualmente a proporre nuove visioni o soluzioni operative.
Qual è stato il momento più gratificante che hai vissuto nel tuo lavoro fino ad ora?
Essere coinvolta in tematiche che non siano strettamente legate solo all’ambito immobiliare, mi permette di essere partecipe anche di altre attività proprie dell’azienda. Questo mi permette di esprimere il mio punto di vista, portare la mia esperienza e mettere in pratica le mie competenze anche su altri fronti ed è sicuramente gratificante essere chiamata in causa per aspetti che vanno oltre la mia qualifica professionale.
C'è stato un progetto che ti ha particolarmente appassionato? Perché?
Attualmente seguo quasi a tempo pieno lo sviluppo immobiliare del progetto HAWA, motivo per cui ho iniziato la mia collaborazione con Veragouth e Xilema e con cui andremo in cantiere a breve. Ma ci sono altre cose che bollono in pentola… non posso svelare tutto però!
Quali competenze hai sviluppato lavorando qui che ritieni più preziose?
Sto mettendo molto alla prova le mie capacità relazionali e la mia pazienza. Sto imparando che è importante saper ascoltare gli altri, che siano clienti, colleghi o fornitori senza preconcetti ma con la mente aperta a tutti i possibili spunti che la comunicazione e lo scambio di opinioni può riservare.
Collaborando a stretto contatto con persone molto diverse tra loro per età, professione e competenze, mi sto accorgendo che ognuno ha i suoi tempi, i suoi limiti e le sue peculiarità. Io per prima!
Sto cercando di cogliere il meglio da ognuno, cercando di essere a mia volta propositiva e non solo limitata alla mia visione delle cose.
Sull’essere pazienti credo di avere ancora molto da lavorare, ma c’è margine per migliorare anche in questo. Sono fiduciosa!
Quali sfide prevedi di affrontare nel futuro prossimo del tuo percorso professionale?
La gestione di progetti nella loro totalità, implica sempre nuove sfide da dover affrontare, che siano tecniche, burocratiche, finanziarie o congiunturali. Non mi sento di indicare qualcosa in particolare, se non la sfida più grande di tutte, quella di migliorare me stessa, ogni giorno, anche attraverso il lavoro che faccio. Senza però che il lavoro prenda il sopravvento sulla mia persona, le mie passioni, e la mia vita privata.
Se dovessi descrivere la tua esperienza in azienda come un viaggio, quali sarebbero le tappe principali e perché?
I preparativi: quella gioia mista ad ansia che si ha prima di partire, avete presente? Ecco prima di iniziare il mio lavoro in azienda era un po’ quella la sensazione. Entusiasmo per una nuova esperienza alle porte e timore per una cosa che non si conosce fino in fondo.
Il viaggio vero e proprio: inteso non solo come tragitto tra una meta e l’altra ma proprio come percorso, fatto di pianificazione o avventura, scoperta, delusione, meraviglia…
L’aspettativa: che non sempre si trasforma poi in stupore ma che a volte, anzi, tradisce le attese.
L’esperienza: che accumuli durante il percorso e che ti servirà a breve termine, nel corso della stessa avventura, o in futuro per i prossimi viaggi, per cercare di non commettere più eventuali errori o per gestire alcune situazioni come avevi già fatto in precedenza perché sai già che ha funzionato in passato.
Se dovessi scegliere una canzone che rappresenta il tuo percorso in azienda fino a ora, quale sarebbe e perché?
Cosi a bruciapelo mi viene da dirti Vivere di Vasco Rossi, per la frase che fa “Vivere e sorridere dei guai, così come non hai fatto mai… E poi pensare che domani sarà sempre meglio! Vivere… Senza perdersi d’animo mai…” Inteso come vivere la vita al massimo, senza rimpianti, affrontando le sfide che la vita (ed in questo caso il lavoro) ci presenta pensando che poi il futuro sia sempre migliore!