Veragouth e Xilema
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veragouth e xilema

Veragouth e Xilema è la definizione attuale di un’azienda protagonista in Ticino da quasi un secolo nel settore della falegnameria e carpenteria edile.

9.4.25

Unternehmenstag Holz Biel 2025

Collaborazioni per il futuro

9.4.25

Specialista della protezione antincendio GGQ2

Marius Pabst è la figura di riferimento in azienda

9.4.25

Swissnex Window #5: Synthetic Interactions. Swiss Design meets AI and robotics

Mostra in occasione di Osaka EXPO 2025, 10 Aprile–6 Maggio


9.4.25

La mano e le sue “dita” salveranno il mondo

Di Riccardo Blumer

9.4.25

Intervista all’architetto Marco d’Azzo

Di Chiara Fanetti

8.4.25

Asia Savino

RAS – Responsabile Area di Supporto

6.2.25

Andrea Oleggini

Responsabile Capo Progetti Falegnameria e Rivendita

7.1.25

Edouard Drollinger

Stage alla Veragouth e Xilema

19.12.24

Buone feste, piene di storie

14.11.24

Il percorso di Alessandro De Nardo

Dalla Falegnameria alla Strategia

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Laura Colombo

Sviluppatrice immobiliare

22.8.24

Un viaggio di mezzo secolo in Veragouth e Xilema

Conversazione con Mario Vanini

22.8.24

Rivendita: porte e finestre

Serramenti per ogni specifica esigenza

24.7.24

Paul Liposchi

Ottimizzare i processi produttivi per potenziare l’efficienza

17.7.24

Avart Uomo

Il nuovo concept store nel cuore di Lugano

5.6.24

Paolo Calzana

Navigare negoziazioni complesse tra nuovi materiali e normative

20.5.24

Dylan Arena

L'esperienza di un apprendista alla Veragouth e Xilema

9.5.24

Hawa: abita il tuo sogno

6'358 m2 di parco, 1'785 m2 di bosco, 2 architetture, 15 appartamenti

1.5.24

Il nuovo Centro Porsche a Pambio Noranco.

La forza del legno tra velocità e precisione

1.2.24

Vita da stage

Un'intervista dal Jura al nostro Paul

25.1.24

Prospettiva 1042

Incontro in fabbrica

1.12.23

Dove il talento trova casa

Cresci con noi, costruisci il futuro

1.12.23

Stadio Hockey Club Ambrì Piotta

Il nuovo progetto di Mario Botta per il territorio

29.11.23

27° International Holzbau Forum

Innovazione e sostenibilità, il nostro viaggio

29.11.23

Il Pazola ad Andermatt

Il nuovo elegante edificio nel cuore delle Alpi

12.10.23

Girondella, tra contemporaneità e memoria

Video intervista all’Architetto Mario Cucinella

12.10.23

Palestre a Gordola e Bellinzona

I grandi esoscheletri in legno come paradigma di flessibilità

11.7.23

Obiettivo apprendistato

Consolidare una community con la forza delle idee

11.7.23

Il clima di domani

Il progetto di linee guida per l’edilizia al Sud delle Alpi

11.7.23

Per un ecosistema del fare insieme

Scopri la nuova piattaforma Inedit

5.5.23

Una nuova esclusiva finitura

Milan Design Week 2023

11.4.23

Veragouth e Xilema per Studiopepe: Omphalos, Campo Base

Milan Design Week 2023

20.12.22

Il faggio

Un solido custode

8.9.22

Come funziona il nostro ufficio tecnico

Dal disegno all’opera finita di qualità. Nel mezzo, il sapere di chi ha l’esperienza diretta del legno.

18.3.22

Avart boutique

La nuova esperienza di shopping multibrand by Studiopepe

13.3.22

Reka. Swiss Travel Fund Cooperative

Innovazione e confort nelle tue prossime vacanze

18.3.22

Bagni modulari prefabbricati

La sfida per una soluzione ottimale e certificata

18.3.22

Piano direttore comunale di Lugano

Un allestimento per il futuro della nostra città

5.1.22

Il Noce

O l’albero di Giove

30.9.21

Il team Veragouth e Xilema

25 professionisti tra ingegneri, architetti, progettisti e disegnatori, 4 direttori di settore e oltre 70 operai specializzati.

25.6.21

I nostri partner

Per un servizio di qualità a 360°

14.2.21

Veragouth e Xilema ha scelto Minergie

La scelta migliore in termini di sostenibilità

13.2.21

Il Rovere (o la Rovere)

Il legno principe in falegnameria

9.2.21

Simone Cavadini

Still life per Veragouth e Xilema

8.2.21

Un padiglione nel verde

Casa al boschetto

6.2.21

La falegnameria su misura

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2.2.21

Innesti su misura e il colore caldo del legno di rovere

Casa alle vigne

10.1.21

Veragouth e Xilema partner industriale in progetti di ricerca

Una responsabilità per il futuro

25.10.20

Nuova stazione di ricerche agronomiche

Agroscope

20.10.20

Ampie vetrate complanari, una scelta di tecnologia svizzera

Casa agli Orti

9.4.25

La mano e le sue “dita” salveranno il mondo

Di Riccardo Blumer

Che differenza c’è tra un falegname e uno scriba egizio di 5000 anni fa? Credo che i falegnami fossero più avanzati; alcuni strumenti ritrovati nei loro “archivi da viaggio” (ovvero le tombe) erano già molto simili ai nostri, sia funzionalmente che esteticamente, ad esclusione di alcune leghe metalliche che allora non erano così sviluppate. La sega, la sgorbia, il punteruolo, il martello, ovvero tutta l’attrezzatura per lavorare il legno, esisteva già. Lo scriba invece, a parte la questione del sistema alfabetico, che non esisteva ancora e la cui portata è paragonabile credo solo all’invenzione della parola, doveva sbrigarsi con dei lunghissimi rotoli di carta ottenuta dalla pianta del papiro che aveva uno svolgimento in un’unica direzione, ovvero sempre in avanti. Voler riprendere, correggere, aggiungere, modificare una parte era complesso come dover rifare tutto.

Lo stesso valeva per la lettura perché lo scorrimento del papiro era evidentemente lentissimo e volerlo scorrere o sfogliare nelle due direzioni, anche saltando delle parti come si fa con i libri, era impossibile. Di fatto ci troviamo di fronte a un’invenzione che, come tutte le più grandi della storia, impone alla società un cambio culturale, ovvero una potente diversa relazione con l’invenzione del mondo che ognuno è costretto a fare. Ecco perché un libro inteso come macchina o come strumento, non solo della trasmissione di conoscenze ma della loro stessa produzione, ha un impatto per la sua trasportabilità, per la sua protezione all’interno di copertine, per la sua tecnica di rilegatura e composizione o scomposizione delle pagine secondo la sequenza, secondo un sistema sequenziale alternato e numerato forse solo paragonabile alle grandi scritture teatrali o musicali. Ha un impatto devastante.

Ora la domanda è se possiamo paragonare un’invenzione di tale portata a quella, ad esempio, della sega da taglio. È inimmaginabile che sia stata inventata per imitazione dell’unico strumento da taglio del nostro corpo, ovvero i denti. I denti non tagliano, i denti strappano. Questo movimento di asportazione tramite levigatura alternata nelle due direzioni non è neanche paragonabile alla punta di selce. Forse la sua origine è nell’invenzione della lama. Come per il libro rispetto al papiro, tra una lama a filo continuo e quella a denti alternati è cambiato un mondo intero ed è inutile il pensiero secondo cui il libro ha un valore maggiore di una sega da legno.

La trasformazione del mondo, ovvero la sua creazione, è “incarnata” come non mai, soprattutto oggi nel periodo della digitalizzazione estrema. Tagliare un legno, come fare un libro, è un progetto inscindibile dalla nostra condizione fisica di “corpo”. Non c’è scrittura senza mano che sostiene la penna, non c’è mobile di legno senza una lama a denti alternati che ne ha preparato le parti. Entrambe queste azioni e la mente che le guida fanno parte di un unico sistema, ovvero il corpo che, se non lavora in unità, si spezza. Per questo affermiamo che la mano e le sue “dita” salveranno il mondo.

1-La mano e le sue “dita” salveranno il mondo

2-La mano e le sue “dita” salveranno il mondo

Crediti:

Foto: Simone Cavadini